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Pazzano

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PAZZANO

Il paese è posto a 460 m. s.l.m. sulla strada che conduce alle Serre, sul valico dei monti Consolino e Stella che lo sovrastano.
Oggi è un piccolissimo centro urbano che conta appena 540 abitanti.
La storia di Pazzano insieme a quella delle miniere costituiscono un binomio imprescindibile, poiché entrambi affondano le proprie origini nel periodo magnogreco.
Grazie alla presenza nel suo territorio di vasti giacimenti di limonite, minerale dal quale si estrae il ferro, fu nel periodo romano un villaggio di minatori e ha mantenuto tale ruolo fino al 1950.
Da qui partiva il minerale che veniva trasformato in ferro nelle fonderie e ferriere di Ferdinandea e Mongiana.

Pazzano per oltre 2.000 anni ha rappresentato con le sue miniere il più grande bacino minerario del sud Italia, costituito dai costoni calcareo-dolomitici dei monti Consolino e Mammicòmito.
Acqua Calda; Contrì; S. Giuseppe; Principe; S. Maria; Carolina; S. Ferdinando; Regina; S. Nicola; Clementina; Perrone; Perronello; Colle di Banno; Gotto; Carolina; Scolo; Provvisoria; Clementina II, sono i nomi di alcune miniere attive nei secoli a Pazzano.
Il passato minerario di Pazzano è testimoniato dalla presenza nel centro storico del
quartiere dei minatori, dai resti di una fonderia, da due miniere, dalla Fontana dei minatori, dal Museo della Cultura mineraria e da due Murales che raffigurano il trasporto del minerale e il lavoro in una miniera.